Vaccino per il Covid-19

Ultimamente si sente parlare solo di Coronavirus, e soprattutto di come curarlo, a parte le raccomandazioni che ci vengono fornite dallo stato come lavarsi spesso le mani, non toccare il viso e non stare a stretto contatto con altre persone ad oggi non c'è ancora una cura, ci sono diverse associazioni che stanno studiando e sperimentando un vaccino, ma sono soltanto una decina quelle più eccellenti e valide. Il primo vaccino ad aver passato il test su i topi è un vaccino cerotto provato il 3 aprile che non entra in profondità ma ha 400 micro aghi che lo rilasciano appena sotto il tessuto cutaneo, questo tipo di vaccino è stato ideato dal ricercatore italiano all'University of Pittburg Andrea Gambotto.
Invece il primo test effettuato sull'uomo è stato fatto l'8 aprile, a Seattle(USA), quando il ventinovenne Ian Haydon si è offerto volontario per sottoporsi al test, Ian si sottoporrà a 10 controlli nel corso dell'anno.

Piero di Lorenzo è il presidente della società IRBM di Pomezia che sta mettendo a punto il vaccino contro il Covid-19 in collaborazione con il Jenner Institute della Oxford University, il presidente spiega che a fine aprile manderanno ad Oxford i primi vaccini per fare i test su i volontari sani, entro fine settembre si potrà avere un responso, e soltanto se il vaccino dimostrerà la sua efficacia in autunno sarà disponibile per fine anno ma solo per le categorie più fragili tipo per gli anziani o persone con patologie soprattutto legate alla respirazione.
Ci vorrà molto tempo per riuscire a coprire col vaccino l'intera popolazione mondiale per il fatto che tutte le multinazionali al mondo hanno una capacità di produzione annuale di 200 milioni di vaccini ma nel mondo siamo più di 7 miliardi.
La maggioranza degli scienziati dice che dovremmo imparare a convivere con questo genere di problematica ed adattarci a uno stile di vita diverso perché potrebbero ripresentarsi.
La domanda che tutti ci poniamo oggi è "Tornerà tutto come prima?" molto probabilmente no ma dobbiamo restare positivi e sperare in una cura per tutti.




Commenti

  1. Bene! Normalmente i tempi medi per arrivare ad immettere un vaccino sul mercato sono di 2-3 anni, però questa volta l'esigenza lo richiede quindi speriamo che sia una soluzione sicura ed efficace.

    RispondiElimina
  2. speriamo che torni tutto come prima, che trovino un vaccino e che tornerà tutto come prima anche se non credo, ma resterò ottimista.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

PROGETTO PRIVACY SANDBOX

Intervista a Nethmi

LA CHIUSURA DEL DARKMARKET