Zoom: mezzo milione di account violati.


Zoom è l'App che al momento sta permettendo a moltissime scuole nazionali di seguire la didattica a distanza però, al momento, è monitorata dai servizi segreti americani e dal procuratore di New York, William Barche. 
Nello specifico stanno indagando sulle regole relative alla privacy. Le scuole sono le più colpite da questo scandalo digitale. Zoom è accusata di condividere i dati personali degli utenti con Facebook; questo fenomeno è stato chiamato “Zoom bombing”. 
Oltre alla diffusione dei dati personali, quest’ accusa ha anche delle basi di hackeraggio. Infatti sono molti i casi dove nel bel mezzo di video lezioni sono state diffuse immagini pornografiche o insulti razzisti anche a base antisemita.
Il caso più recente è avvenuto nella “University of Texas” ad Austin, negli Stati Uniti. Durante una videoconferenza, tra i membri di un’associazione a supporto della popolazione maschile afroamericana, sono state diffuse battute a sfondo razzista. In seguito a questo avvenimento, Letitia James, avvocatessa americana, ha rilasciato una nota su Twitter invitando il creatore dell’app, Eric Yuan, a non trascurare il problema. Yuan, allora, ha dichiarato che già dopo il primo caso di hackeraggio, aveva modificato alcune impostazioni relative alla privacy degli utenti. 
Ci sono alcuni consigli per evitare questi inconvenienti; la prima cosa che va fatta è rendere il meeting “chiuso”, in questo modo potranno entrare solo gli studenti inviati dal docente. Il secondo consiglio è quello di rendere possibile la condivisione schermo solo agli studenti e, naturalmente, imporre una password per la condivisione di esso. 
Nell’ultima settimana, oltre 500.000 account Zoom sono stati hackerati e le loro credenziali messe in vendita sul dark web, spesso anche gratuitamente. Gli utenti violati visualizzano come password il loro nome utente, facilitando il lavoro agli hacker. Il team Cyble, specializzato in cybersecurity, ha acquistato ogni password con la spesa di circa 1000 dollari, in modo da avvisare gli utenti hackerati. Da questo episodio ciò si deduce che è decisamente consigliabile non utilizzare mai password e login uguali, per evitare che i propri account finiscano in mani sbagliate.

https://www.money.it/Zoom-account-rubati-venduti-su-dark-web

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